Rai si era rivolta al Tribunale per evitare o sospendere l'esecuzione di contratti tra Sky, titolare dei diritti, e altri operatori per la trasmissione degli stessi contenuti. Rai, valuterà di procedere a un ricorso nel merito per vedersi riconosciuta la possibilità di esercitare quelle opzioni contrattuali che le consentano di trasmettere l'evento sui suoi canali.
Il Tribunale ha ritenuto insussistenti i presupposti che, secondo la Rai, avrebbero dovuto giustificare l’emissione di un provvedimento urgente. Tra l’altro, il Tribunale ha constatato che Sky, «già da settembre 2018» aveva «formalmente dichiarato di non ritenere avverata la condizione» a cui era subordinato il diritto di estendere la sublicenza a favore di Rai, «sicché la stessa Rai ha potuto fruire di un margine di tempo piuttosto ampio per la elaborazione di un palinsesto alternativo».
Inoltre, secondo il Tribunale, la Rai ha «scelto di comunicare al pubblico un possibile esito della vicenda» a sé favorevole, dichiarando di disporre dei diritti sulla Champions League, pur sapendo che vi era «tra le parti in causa una situazione conflittuale già ampiamente cristallizzata».
fonte: tvblog