Agli Usa, però, la Fifa ha preferito il Qatar e Obama, infuriato, liquida la questione con una dichiarazione laconica: “Penso che sia stata una decisione sbagliata”. Gli States, in realtà non erano favoriti. I bookmaker dicevano Australia per il 2022 e Russia per il 2018. Hanno sbagliato in entrambi i casi. E forse, anche l’assegnazione ai russi della rassegna del 2018 contribuisce ad alimentare la rabbia di Obama.
Quanto alla scelta del Qatar le perplessità sono di tanti. E le motivazioni sono oggettive. Le statistiche dicono che nella zona, a giugno, di media ci sono tra i 40 e i 41 gradi centigradi. Non esattamente il massimo per il gioco del calcio, a meno che n0n ci si inventi un improbabile e costosissimo modo per climatizzare gli stadi. Mettiamoci anche la tradizione calcistica nulla e un Paese tutto da scoprire anche dal punto di vista degli impianti.
Obama, però, si metta l’anima in pace: la Fifa ha deciso e il mondo occidentale ha perso. In Qatar e Russia, invece, si festeggia. E alle cose da fare ci si penserà da domani.
fonte: blitzquotidiano.it