È bene sottolineare che Sky Q sarà disponibile in Italia solo in futuro, non prima del 2017. Quindi prima i decoder e poi tra un anno i servizi compatibili, con la possibilità magari di sbloccare già qualcosa in fase di avvicinamento. Di fatto Sky Italia ha deciso di anticipare la presentazione e la diffusione dei nuovi decoder per avere al momento giusto un'ampia base potenziale clienti.
Insomma, ha intenzione di preparare il terreno a quella che tutti considerano un po' una rivoluzione. Sebbene non si sappia ancora molto dei decoder per il mercato italiano, più fonti avrebbero confermato a Tom's Hardware, che non dovrebbero discostarsi molto da quelli attualmente offerti nel Regno Unito: oltremanica si chiamano Sky Q Silver Box e Sky K Box.
Sky Q Silver Box misura 232 x 155 x 34 mm, integra un hard disk da 2 TB (350 ore di HDTV), consente di registrare 4 canali in contemporanea mentre un altro è in visione, fa streaming su tablet e TV, e supporta il WI-Fi N (anche in modalità hotspot). Inoltre consente lo streaming musicale via Bluetooth 4.0 LE e Airplay, supporta il 4K (2160p) e l'audio digitale via HDMI (2x) e porta ottica. Non mancano 2 porte USB 2.0 e compatibilità con lo standard Powerline.
Sky K Box ha le stesse dimensioni del Silver ma è leggermente depotenziato (niente 4K): integra un HDD da 1 TB (di cui 700 MB personali), permette 3 registrazioni in contemporanea mentre si guarda un quarto canale e fa streaming solo su tablet. Il resto non cambia.
Entrambi dispongono di un telecomando touch con supporto Bluetooth.
Cosa fa esattamente Sky Q? Crea un ecosistema di dispositivi formato da TV e tablet che consentirà di accedere alla sua intera offerta di film, serie TV, documentari e sport - tutti bouquet - via Internet e satellite. In tutta la casa si potranno visionare contenuti live, registrati o on-demand; mettere in pausa la visione su un dispositivo e riprendere su un altro.
Inoltre si parla della possibilità di consentire la visione di 5 programmi (Sky Q Silver) diversi mentre se ne registrano altri 4. Prevista anche l'opzione di registrazione e riproduzione offline su tablet in un qualsiasi luogo. Senza contare la presenza di servizi aggiuntivi come Facebook, Vevo e YouTube, nonchè app dei principali editori.
Per l'Ultra HD non è ancora chiaro se attiveranno prima il servizio satellitare o quello in streaming. L'unica certezza è il 2016, almeno per il Regno Unito.
fonte: tvblog
COMMENTA