Secondo l’associazione delle tv locali Aeranti-Corallo, i nuovi criteri definiti dall’Authority per la fissazione dei contributi annuali per l’utilizzo delle frequenze nelle bande televisive terrestri sarebbero assolutamente insostenibili per l’intero comparto. Dal limite massimo di 17.776 euro per l’era analogica (con l’1% del fatturato), gli operatori di rete locali dovrebbero ora corrispondere un contributo annuale per la concessione del diritto di uso delle frequenze che a seconda della regione dal 2014 sino al 2018 potrebbe arrivare sino a 126.000 euro l’anno. Tali contributi non comprenderebbero quelli relativi alle frequenze utilizzate per i ponti radio di contribuzione e di collegamento, per i quali si applicherebbero le attuali tariffe del Codice delle Comunicazioni Elettroniche (11.100 euro a impianto). Inoltre le imprese tv locali saranno costrette a versare un contributo annuale per diritti amministrativi che potrebbero salire sino a 127.000 euro a seconda dell’effettiva copertura della popolazione.
fonte: tvblog