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Renzi ha letto con attenzione il “piano di rinascita d

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  • Renzi ha letto con attenzione il “piano di rinascita d

    Non molti hanno ancora ben capito quello che sta accadendo. I media di regime raccontano il protrarsi di una crisi infinita scoppiata anni fa come improvviso focolaio negli Stati Uniti d’America. Crisi tuttora dilagante nonostante i luminosi sforzi esperiti da eroi moderni alla Mario Draghi, venerabile maestro che guida con fare sicuro la nave Europa nel bel mezzo di una devastante tempesta. Tutte cazzate. L’aumento della disoccupazione, della povertà e dell’indigenza non è addebitabile ai capricci del fato avverso; è, molto più razionalmente, il risultato preveduto e voluto raggiunto da una perversa élite al potere per il tramite di alcune contro-riforme di stampo reazionario e fascista all’uopo scritte e approvate. Come Krugman non si stanca di ripetere, tutti sanno che l’austerità somministrata nel bel mezzo di una recessione equivale a benzina sul fuoco. Lo sanno ma fanno finta di non saperlo. Perché? Perché, amici miei, così come non è possibile operare un paziente senza prima averlo addormentato, allo stesso modo non è possibile affondare il coltello nella carne viva del tessuto sociale in mancanza di preliminare stordimento. Il peggioramento delle condizioni di vita degli italiani, dei greci, dei portoghesi e così via è prodromico rispetto allo smantellamento degli equilibri democratici e progressisti consolidatisi all’indomani del secondo conflitto mondiale. Gli apprendisti stregoni di Bruxelles, con diabolico e luciferino ingegno, intendono prendere i classici due piccioni con una sola fava. Per i tecnocrati di Bruxelles il popolo è poco più di una bestia e come tale va trattato. Cosa fa una bestia quando è ferita e affamata? Azzanna il primo che passa. Seguitemi nel ragionamento. Se io volessi distruggere la Costituzione italiana uscendone per giunta lindo e profumato cosa dovrei fare? Dovrei riuscire a creare le condizioni ideali affinché le vittime finiscano per avallare loro stesse il lavoro del boia a me caro. Siamo d’accordo? Bene. Torniamo all’esempio della bestia di prima. Facciamo finta di possedere in giardino una tigre della savana, dai denti aguzzi ma priva di particolare ingegno; ebbene, cosa farebbe questa ipotetica tigre, tenuta per giorni senza cibo e al freddo, una volta improvvisamente liberata? Sbranerebbe il primo che passa. Magari proprio chi, poverino, soffriva in cuor suo nel vedere l’inumano trattamento riservato dal padrone al pericoloso quadrupede. Adesso trasferite la metafora zoologica sul piano politico per ottenere una visione precisa di quello che sta accadendo. Monti e Letta hanno frustato e affamato il popolo trattato come bestia, subentrando Renzi al fine di indirizzare la rabbia volutamente fomentata nei confronti del nemico fin dall’inizio individuato: la Costituzione. Siete poveri, disoccupati, affranti, soli, malati, senza speranza e senza futuro? Non preoccupatevi, questo vi sussurra suadente Mckinsey-Renzi, è giunto il momento di mettere le cose a posto. La colpa è della “palude” ( termine usato come sinonimo di democrazia parlamentare) che impedisce le “riforme” (suonala ancora Sam!). Ma ora, Deo gratias,è arrivato Renzi il vendicatore. Orsù gioite pore bestie! Un radioso futuro vi attende! Quando non ci sarà più il Senato, quando le auto blu diventeranno nere, e quando entrerà in vigore l’Italicum, voi puzzerete sempre dalla fame, ma, quantomeno, avrete di che consolarvi osservando i patimenti altrui (“hai visto Cettina? Ora Fiorito prende l’autobusso per andare al Parlamento!”).Tutto scritto, tutto previsto, tutto pianificato e tutto (quasi) realizzato. Leggetevi ora il Piano di Rinascita Democratica del Venerabile Gelli (clicca per leggere), copia malfatta del più brillante The Crisis of Democracy (copyright Gioele Magaldi), e tutto vi sarà improvvisamente chiaro. Ci troverete dentro tanto la “Soppressione delle Province” quanto la “Ripartizione di fatto delle competenze fra le due Camere”. E Renzi, per dare prova di precisione, nonché nella speranza che il Venerabile Draghi finalmente si decida a tegolarlo, ha recuperato alla lettera pure la proposta gelliana volta a garantire la presenza in Senato di 25 senatori di stretta nomina presidenziale (clicca per leggere). Cosicché nessuno pensi che il ragazzo è distratto… fonte il moralista
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