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Focus MedioBanca analizza la TV in Italia

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  • Focus MedioBanca analizza la TV in Italia

    L’Area Studi Mediobanca presenta la nuova edizione del Focus TV in cui vengono analizzate le dinamiche dei cinque principali operatori televisivi italiani nel periodo 2013-2017, inclusi alcuni aggiornamenti relativi al 2018. L’analisi comprende anche il confronto fra il Gruppo Rai e i principali operatori pubblici europei.

    Il settore radiotelevisivo in Italia (dati AGCOM) - Nel 2017 il settore «televisione e radio» ha subìto una lieve contrazione, con il giro d’affari che si attesta a quota €8,8 mld, l’1,1% in meno rispetto al 2016. Il leggero calo non impatta sull’incidenza del comparto sull’economia nazionale: lo 0,5% del Pil, invariato rispetto all’anno precedente.

    Il mercato si conferma fortemente concentrato, con i tre operatori principali (Rai, Mediaset e Sky Italia) che detengono congiuntamente circa il 90% dei ricavi televisivi totali.

    La TV in chiaro, nonostante un giro d’affari in calo del -2,9% rispetto al 2016, continua a costituire la porzione più ampia del settore (54%). La sola Rai vale quasi la metà di questo comparto (48,4%), superando Mediaset (34%), Discovery Italia (4,4%), La7 (2,4%) e Sky Italia (1,7%). La TV a pagamento si attesta, invece, sui €3,4 mld nel 2017 (+1,4% sul 2016) ed è dominata da Sky Italia (con una quota del 77%), seguita da Mediaset (19,8%).

    La televisione rimane il mezzo di comunicazione per eccellenza sia per gli introiti generati che per il pubblico raggiunto. A testimoniarlo sono i dati relativi al consumo medio (circa 245 minuti al giorno a persona) e al numero di giornalisti impiegati (ormai più della metà di quelli dell’editoria). Nello specifico, se la TV in chiaro raggiunge la totalità del pubblico televisivo, la TV a pagamento è accessibile invece a circa un terzo di esso.

    I principali Gruppi televisivi italiani - I cinque principali Gruppi televisivi italiani (Mediaset, Sky Italia, Rai, Discovery Italia e La7) hanno chiuso il 2017 con un fatturato aggregato di €9,4 mld (€1,1 mld realizzato all’estero). Il dato è in calo dell’1,4% rispetto al 2016, ma in aumento rispetto al 2013 (+3,5%). La contrazione è imputabile a due fattori: la diminuzione del canone unitario Rai, passato da €100,0 a €90,0 nel 2017 e il calo della raccolta pubblicitaria (-0,5% sul 2016). Bene invece i servizi a pagamento (abbonamenti e pay per view) che segnano un +2%.

    A livello di fatturato Mediaset, con €3,6 mld nel 2017, è il primo operatore, nonostante il calo dello 0,8% sul 2016. L’azienda milanese, unico gruppo italiano a respiro internazionale, fattura all’estero (essenzialmente in Spagna) circa €1,1 mld. Il mercato spagnolo permette a Mediaset di posizionarsi davanti a Sky Italia (€2,8 mld, +2,1%) che, però, considerando solo i ricavi nazionali, scalzerebbe il competitor dal primo posto. Sull’ultimo gradino del podio Rai (€2,6 mld), in calo del -6,6%, complice proprio la riduzione del canone, seguita da Discovery Italia (€244 mln, +9,9%) e La7 (€99 mln, -3,9%).

    fonte: tvblog
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