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amazon: i lavoratori fanno la pipė

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    Amazon: i lavoratori fanno la pipė nelle bottiglie. La paura di essere puniti per andare in bagno

    Secondo le parole del giornalista inglese Bloodworth i dipendenti di Amazon hanno paura persino di andare in bagno. Per questo fanno la pipė nelle bottigliette senza perdere tempo. La societā nega tale situazione ribadendo la difesa dei suoi lavoratori.
    di Bruno Mucciarelli pubblicata il 17 Aprile 2018, alle 09:41 nel canale Web
    Amazon


    Amazon, il colosso delle vendite online, č di nuovo nel mirino delle accuse da parte dei dipendenti. Questa volta a creare scompiglio ci pensa un sondaggio realizzato dalla britannica Organise la quale ha deciso di chiedere ad un centinaio di dipendenti del magazzino di Rugeley, nello Staffordshire a nord dell'Inghilterra, quali fossero le condizioni nelle quali Amazon li facevano lavorare. Da qui la scoperta di come almeno la metā degli intervistati soffra di depressione da lavoro, iniziata proprio con l'ingresso nella fabbrica di Jeff Bezos. Non solo perché addirittura 8 dipendenti hanno confessato di aver avuto tentazioni suicide.
    Una situazione che viene aggravata da alcune confessioni di questi lavoratori che non solo hanno dichiarato di non essere troppo felici durante il loro lavoro ma addirittura di aver evitato di bere durante le sessioni lavorative per cercare di limitare al massimo l'andare in bagno per non mancare gli obiettivi lavorativi proibitivi di Amazon.

    Quello che il giornalista sotto copertura, James Bloodworth, ha scoperto nel magazzino dello Staffordshare ha dell'incredibile. Sembra addirittura che alcuni dipendenti, troppo lontani dai bagni rispetto alla loro postazione di lavoro, preferivano fare la pipė in alcune bottigliette per non incorrere in sanzioni o addirittura perdere il lavoro. Il giornalista ha realizzato un libro-denuncia in cui ha voluto raccontare la sua esperienza all'interno dei magazzini Amazon dove ci ha passato un mese intero.
    I lavoratori vengono continuamente monitorati da supervisori che devono in modo perentorio assicurare l'efficienza del reparto e limitare al minimo le perdite di tempo. Come spiega Bloodworth "i bagni molto spesso potevano risultare anche a dieci minuti di distanza dalla postazione di lavoro o anche a quattro piani sotto o sopra. Questo non faceva che scoraggiare il lavoratore nell'andare fisicamente in bagno per non incorrere in sanzioni o altro".
    Si scopre oltretutto come i dipendenti vengano continuamente controllati tramite un sistema di sicurezza e scanner capace di rilevare in ogni momento possibili furti dei prodotti in lavorazione. Addirittura in alcune occasioni si rischia il controllo dell'automobile prima di tornare a casa dopo la giornata lavorativa. Oltretutto vengono vietati gli smartphone all'interno della postazione di lavoro ma anche occhiali da sole o indumenti particolari come felpe con cappucci.
    La risposta di Amazon alle accuse č quella che abbiamo letto anche in altre occasioni. L'azienda si dichiara scettica su quanto letto dichiarando come ci sia impegno quotidiano per garantire un ambiente di lavoro ottimale per tutti i dipendenti.
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