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Uragano Matthew, Haiti in ginocchio: incubo colera

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  • Uragano Matthew, Haiti in ginocchio: incubo colera

    fonte letter43
    Uragano Matthew, Haiti in ginocchio: incubo colera

    Più di 900 le vittime. Si temono epidemie. I sopravvissuti: «Un mostro». Usa in allarme.


    08 Ottobre 2016









    Haiti, un uomo osserva l'albero sradicato dall'uragano Matthew che si è abbattuto sulla sua casa.

    1 / 11







    Un'ecatombe.
    L'uragano Matthew dopo aver messo in ginocchio Haiti, dove il bilancio dei morti sta salendo di ora in ora, ora sta minacciando gli Stati Uniti anche se nella notte è stato declassato a livello 2.
    In Florida i morti sono già sei, mentre Barack Obama ha dichiarato lo stato di emergenza anche in North Carolina, dopo Florida, Georgia e Sud Carolina.
    Sollievo invece per i tre italiani del Cuneese dispersi nell'isola caraibica: sono stati rintracciati e sono in buone condizioni.
    La maledizione di Haiti: torna l'incubo colera

    (© Ansa) Morti e sfollati ai Caraibi per il passaggio dell'uragano Matthew

    Haiti conta i morti. Il bilancio è salito a 900, ma è destinato a salire visto che molte aree risultano ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorritori. Per avere una stima attendibile delle vittime e degli sfollati potrebbe occorrere più di una settimana.
    per i tre italiani che risultavano dispersi: la Farnesina conferma che stanno bene.
    Si tratta della più grave crisi umanitaria dal 2010, quando un sisma di magnitudo 7 uccise più di 300 mila persone. Lo stesso anno l'isola venne colpita da un'epidemia di colera. Più di 3.300 i decessi.
    EMERGENZA ACQUA. Sei anni dopo l'incubo ritorna. Sono già 50 i morti di colera e l'emergenza acqua è gravissima.
    I pozzi sono contaminati e tra le priorità assolute c'è quella di garantire approvvigionamenti di acqua potabile.
    «La situazione è drammatica», ha detto all'Ansa la delegata della Croce Rossa Italiana sull'isola Mariagiovanna Costa, «soprattutto nelle bidonville allagate sulle coste del sud-est, del sud-ovest e del nord-ovest, dove la gente ha perso quel poco che aveva».
    PIANTAGIONI DISTRUTTE. «Sono partiti i primi elicotteri per la ricognizione delle aree devastate dall'uragano e voli umanitari, ma il grosso degli interventi deve essere via terra e le frane, gli smottamenti, il crollo di almeno due ponti rendono impraticabili le strade», ha aggiunto. «Sono state danneggiate le piantagioni di riso, di cacao, sono stati compromessi gli allevamenti di bestiame e le carcasse di animali in putrefazione aggravano l'emergenza sanitaria».
    IL DRAMMA DEGLI SFOLLATI. Haiti era già un Paese fragile con infrastrutture carenti e un alto tasso di insicurezza, dove il colera è endemico, ha ricordato la delegata della Croce Rossa. Ora «bisogna trovare il modo più veloce per aiutare 350 mila persone in stato di bisogno. Finora sono stati sistemati in scuole e in ripari sicuri 61 mila sfollati, ma per molti non c'è neppure questa possibilità. Sono 178 le scuole danneggiate e inagibili».
    Intanto, la Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha lanciato un appello urgente per trovare 6,8 milioni di franchi svizzeri (6,2 milioni di euro) da destinare ai soccorsi, agli aiuti medici, all'assistenza igienico-sanitaria per 50 mila persone. «Serve ancora più aiuto per le fasce deboli», ha spiegato Costa, «i bambini, i disabili, i detenuti».
    I sopravvissuti: «Il vento ruggiva come una bestia selvaggia»

    (© Getty Images) Alcune donne a Port-au-Prince ad Haiti dopo il passaggio dell'uragano Matthew.

    Drammatiche le testimonianze dei sopravvissuti.
    «È stato come un mostro, colpiva tutto violentemente: 'Acqua, acqua!', ho sentito urlare ed eravamo completamente circondati dall'acqua, era ovunque», ha raccontato Rosemika, una ragazzina di appena 10 anni.
    Lei e i suoi fratelli si sono salvati correndo come furie. Sono arrivati nei pressi di un santuario, sulla collina che sovrasta Croix-des-Bouquets, una delle cittadine a nord di Port-au-Prince investite dalla massa d'acqua portata da Matthew.
    SUD IN GINOCCHIO. Ma è al Sud che l'uragano ha fatto strage. Le due regioni più colpite sono quella di Grand'Anse e Sud, ancora isolate.
    I soccorritori parlano di pile di cadaveri a Jeremie, moltissimi uccisi dai detriti che il vento violento ha trasformato in colpi di cannone. Il 90% della cittadina è distrutta. A Cavillon, un mamma e la figlia di sei anni «sono state spazzate via» da una raffica di vento, mentre correvano a rifugiarsi in una chiesa, raccontano i testimoni. Il vento «ruggiva come una bestia selvaggia».
    ALBERI KILLER. A Chantal, altra cittadina nel sud, sono stati gli alberi a diventare killer: quasi 100 i morti. «Uno è caduto sulla nostra casa che ci è crollata addosso», racconta un trentenne, che viveva nell'abitazione con una ragazza sposata un anno fa. «Sono arrivati i vicini che hanno iniziato a togliere le macerie: abbiamo trovato il cadavere di mia moglie», ha continuato mentre abbracciava la figlia piccola che in lacrime chiamava la mamma.
    A Les Cayes, oltre 86 mila abitanti, i soccorritori arrivati in elicottero hanno visto uno scenario infernale: «Sembra spazzata da uno tusnami, alberi ovunque a terra. L'80% degli edifici è chiaramente danneggiato, molti sono completamente distrutti». Poco più a nord, a Camp Perrin, qualche migliaio di abitanti, «tutto è stato distrutto», l'uragano ha strappato via «il tetto di ogni casa. È la prima volta che vediamo una devastazione come questa», ha raccontato il sindaco.
    «VAGANO COME FANTASMI». In tutta Haiti, «un sacco di persone vagano come fantasmi: non hanno casa, non hanno più nemmeno i beni che hanno voluto vigilare fino all'ultimo, ignorando l'ordine di evacuazione. Ora vagano in giro, senza sapere dove andare, cosa fare», dice un altro sopravvissuto nella regione.
    In Usa previsti miliardi di danni

    (© Ansa) Il National hurricane center di Miami affronta l'emergenza dell'urugano Matthew.

    Ora Matthew prosegue la sua corsa verso nord, mentre il Sunshine State è alle prese con le inondazioni.
    Il rischio maggiore in queste ore è per Jacksonville, dove alcune zone sono già state allagate. Quasi 1 milione di abitazioni sono rimaste senza energia elettrica e circa 4.500 voli sono stati cancellati nei tre Stati interessati dal percorso dell'uragano: oltre alla Florida, la Georgia e la South Carolina.
    ALLERTA IN SOUTH CAROLINA. In quest'ultima, spiegano gli esperti, il livello delle acque potrebbe salire di oltre 3 metri e mezzo nelle prossime ore.
    Dove possibile è iniziata la stima dei danni. Matthew potrebbe rivelarsi tra gli uragani più costosi della storia degli Stati Uniti.
    Secondo quanto riferisce la Cnn, infatti, sono a rischio circa 200 mila abitazioni. E se l'uragano passerà a 'categoria 1', la stima per riparare i danni o ricostruirle ammonterebbe a 43 miliardi di dollari. Se invece resterà 'categoria 3', rappresentando un pericolo per altre 300 mila case, i costi aggiuntivi sarebbero di altri 60 miliardi di dollari, superando così in totale i 100 miliardi di dollari. Secondo altre fonti di stampa americane, per le assicurazioni sarebbe un vero e proprio salasso, con perdite che oscillerebbero tra i 25 ed i 30 miliardi di dollari.
  • #2

    Re: Uragano Matthew, Haiti in ginocchio: incubo colera

    prima un terremoto 200.000 morti ora l uragano una sventura dopo l altra
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