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Mediaset Premium in rosso delibera aumento di capitale

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  • Mediaset Premium in rosso delibera aumento di capitale

    Mediaset Premium sta per passare sotto il controllo di Vivendi. Il processo, come gia' anticipato da MF-Milano Finanza, si completera' in anticipo sui tempi previsti, ma prima il gruppo tv di Cologno Monzese e' stato costretto a fare pulizia di bilancio e a rafforzare patrimonialmente la controllata. Perche' come emerge dai documenti societari consultati da www.milanofinanza.it la tv a pagamento del Biscione a causa delle elevate perdite, sia del 2015 sia del primo trimestre di quest'anno, ha eroso il patrimonio a tal punto da portarlo in territorio negativo (-3,5 milioni).

    Cosi' nei giorni scorsi si e' tenuta l'assemblea straordinaria della societa' controllata da Rti (89%) e partecipata da Telefonica (11%) che ha deciso dapprima di approvare i conti al 31 marzo e successivamente, nel coprire il rosso di periodo, di abbattere e poi ricostituire il capitale sociale. Nello specifico, i soci di Premium hanno preso atto che dopo la perdita di fine 2015 (-83,88 milioni) e quella del primo trimestre (-63,65 milioni), era necessario intervenire sul patrimonio del gruppo. Anche perche' per coprire il deficit, la controllata di Mediaset -Rti presieduta da Marco Giordani (cfo del Biscione) ha dovuto far ricorso all'utilizzo delle riserve (oltre 30 milioni) e poi azzerare il capitale sociale (30 milioni). Contestualmente, Mediaset Premium ha lanciato un primo aumento di capitale fino a 30 milioni riservato ai soci attuali (emesse 30 milioni di azioni dei valore nominale di 1 euro con un sovrapprezzo complessivo di 3,79 milioni) e successivamente una seconda ricapitalizzazione da 110 milioni (emesse 110 milioni di azioni al valore nominale di 1 euro).

    Una doppia mossa necessaria per risanare i conti e ripulire il bilancio in vista dell'arrivo del nuovo azionista di controllo, ovvero la Vivendi di Vincent Bollore'. Anche se tra l'altro non va trascurato il fatto che la pay del Biscione a fine aprile e' stata sanzionata dall'Antitrust (assieme a Lega Calcio, Infront e Sky Italia) per la vicenda legata all'asta dei diritti della serie A relativa al periodo 2015-2018. Nell'approvare i conti relativi al primo trimestre i vertici di Premium, guidata dall'ad Franco Ricci, hanno registrato che i ricavi dell'asset sono stati di 181,3 milioni (+16,5%), grazie alla maggiore offerta tv (la Champions League in esclusiva e le partite delle migliori otto square di serie A), ma al contempo ha dovuto far fronte a costi epr 264,7 milioni, dei quali 137,8 milioni a titolo di ammortamenti e svalutazioni.

    L'ebit al 31 marzo e' stato negativo per 83,37 milioni, mentre la perdita di perdita appunto e' ammontata a 63,65 milioni. A bilancio, poi, i diritti tv sono iscritti a un valore di carico di 887,66 milioni (a fronte del dato di poco superiore al miliardo del 31 marzo 2015), dopo l'ammortamento di periodo di 132,5 milioni. I debiti commerciali nei confronti dei fornitori ammontano a 1,43 miliardi.

    fonte: tvblog
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