L'annuncio era atteso (la Borsa ha premiato entrambi i titoli con una chiusura in aumento del 4% per Mondadori e del 2% per il gruppo fondato da Paolo Ainio), mentre meno prevedibile era la perdita di 18 milioni nel trimestre accusata da Mediaset sotto il peso di Premium. Gli altri dati sono infatti in genere positivi: i ricavi crescono del 9% a 786 milioni, un aumento che «da molto tempo non si vedeva», commenta il direttore finanziario del Biscione, Marco Giordani, rispondendo agli analisti finanziari.
Sopra le stime degli analisti il debito, oltre i 900 milioni e in aumento rispetto la fine del 2015. Incoraggianti invece i segnali dalla pubblicita': Matteo Cardani, vice direttore generale di Publitalia, dopo l'aumento del 4,7% tra gennaio e aprile, parla di primi giorni di maggio «positivi» e, anche se rimane scarsa la visibilita' a partire da giugno, conferma la stima di una crescita per il 2016 compresa tra il 2 e il 2,5%. Sull'intero anno Mediaset si mantiene comunque prudente, prevedendo una seconda parte del 2016 con «risultati che rifletteranno anche gli effetti derivanti dalle variazioni del perimetro di consolidamento connesse al perfezionamento dell'accordo con Vivendi e dall'integrazione delle attivita' radiofoniche del gruppo Finelco». Toni piu' convinti a Segrate, dove l'amministratore delegato Ernesto Mauri ricorda come «Mondadori dopo l'operazione Rizzoli Libri» con i media Banzai «si consolida nella posizione di primo gruppo editoriale italiano, dando un forte impulso al digitale».
fonte: tvblog