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Mediaset si inserisce anche nel mercato delle radio

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  • Mediaset si inserisce anche nel mercato delle radio

    A Mediaset non basta il dominio nel mercato tv, ora ha il 52% dell’audience radio e il 40% di pubblicità del mercato radiofonico.

    In poco meno di 6 mesi il Biscione ha rilevato l’80% di R101 (da Mondadori), il 19% del gruppo Finelco (di proprietà della famiglia Hazan), la raccolta pubblicitaria di R101, di Radio Italia, di tutte le emittenti di Finelco (Radio 105, Virgin Radio e Rmc), di Radio Kiss Kiss, Subasio e Radio Norba. In un comparto radiofonico che ha chiuso il 2015 con una crescita della raccolta pubblicitaria attorno al 10% rispetto all’anno precedente (valore complessivo di circa 385 milioni di euro), Mediaset ha acquisito il controllo, diretto o come concessionaria, del 52% degli ascolti radiofonici italiani nel giorno medio e poco meno del 40% degli investimenti pubblicitari sul mezzo radio.

    Le operazioni sono guidate da Paolo Salvaderi, appena nominato amministratore delegato di Monradio e direttore generale di Mediamond Radio, e dal suo vice, Cesare Sordi, ex controller area diritti (cinema e fiction) di Mediaset.

    In molti si attendono da Mediaset-Publitalia una vera e propria rivoluzione nel settore radiofonico. Per intenderci, nel mondo televisivo Mediaset controlla circa il 33% degli ascolti nel giorno medio sulle 24 ore, ma i suoi canali tv hanno una raccolta pubblicitaria che assorbe quasi il 60% degli investimenti complessivi sul piccolo schermo. Insomma, a ogni punto percentuale di audience tv corrispondono 1,75 punti di quota di mercato pubblicitario tv.

    In radio, invece, al momento a un punto percentuale di audience corrispondono al Biscione solo 0,7 punti di quota di mercato pubblicitario. Un risultato molto buono rispetto ai concorrenti più forti, ma che nelle stanze di Publitalia non è giudicato sufficiente e va migliorato. Il che spaventa non poco gli altri attori radiofonici, che poi, fondamentalmente, sono tre grossi soggetti: il gruppo Espresso, Rtl 102.5 e Rds. L’Espresso, con Radio Deejay, m2o e Radio Capital, controlla il 23% degli ascolti radiofonici. Chiude il 2015 con una raccolta pubblicitaria attorno ai 57 milioni di euro, pari al 14,8% di tutto il mercato radio (0,65 punti di quota di mercato pubblicitario per ogni punto di audience), ma non ha nella radio il suo business principale, e quindi ha spalle più larghe per sopportare la concorrenza di Mediaset.

    Lorenzo Suraci ed Eduardo Montefusco, rispettivamente patron di Rtl 102.5 e Rds, hanno invece nelle attività in FM il fulcro delle loro aziende. Rtl 102.5 (che il prossimo 19 gennaio presenterà il nuovo network Radio Zeta l’Italiana) conta sul 22,5% degli ascolti radiofonici nel giorno medio, e ha raccolto oltre 40 milioni di euro nel 2015 (+13% sul 2014), pari al 10,4% del totale investimenti pubblicitari sul mezzo radio (0,46 punti di quota di mercato pubblicitario per ogni punto di audience). Radio Dimensione Suono, infine, vale il 13,6% degli ascolti e il 9,3% di quota del mercato pubblicitario, con i suoi 36 milioni di euro raccolti nel 2015, oltre il +10% sul 2014 (0,68 punti di quota di mercato pubblicitario per ogni punto di audience).

    fonte: tvblog
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