Un nuovo orizzonte sta per alzare l'asticella nel mercato dei televisori: è l'Ultra HD, ossia il nuovo aumento di definizione che dall'attuale Full HD traghetta al successivo 4K. Non si tratta però soltanto di una moltiplicazione di pixel: il maggior dettaglio disponibile e il maggior senso di profondità e realismo restituiti, infatti, cambiano in modo radicale l'esperienza dell'utente di fronte allo schermo. Cambia anche la distanza a cui posizionarsi, facilitando l'adozione di grandi televisori in piccoli locali.
Dalle caratteristiche hardware alle maggiori potenzialità, passando per la differenza nel mondo 3D e nella percezione dei colori: ecco come l'avvento del 4K cambierà il modo di guardare la tv.
Ultra HD, ossia il futuro dell’alta definizione per gli schermi televisivi a 4K. Si tratta di un cambio di orizzonte in termini tecnologici, ovviamente, ma anche molto di più. Quel che cambia, infatti, è anche il tasso qualitativo dell’esperienza vissuta di fronte al televisore, poiché la profondità del dettaglio e la qualità dell’immagine vanno ad incidere profondamente sul tipo di coinvolgimento vissuto. Nel momento in cui l’era del Full HD sta sparando le ultime cartucce, e in attesa di capire come e se il mondo 3D riuscirà prima o poi a restituire reali soddisfazioni a utenti e produttori, ecco affacciarsi sul mercato il futuro: la definizione quadruplica ancora una volta, cambiando ogni equilibrio antecedente. E generando un nuovo tipo di desiderio negli occhi dell’utenza.
Cosa significa Ultra HD
Alle spalle ci si lascia gli HD Ready (720p) e i Full HD (1080p), perché la strada tracciata è quella dei 2160p. Il Full HD diventa Ultra HD, infatti, nel momento in cui quadruplica il numero dei pixel nell’unità di spazio, passando così da 1920×1080 a 3.840×2.160.
La differenza è sì descrivibile a parole, ma la si può comprendere soltanto ponendosi a breve distanza da uno schermo UHD (Ultra HD): il maggior numero di pixel consente infatti di cogliere un dettaglio estremamente superiore, ricavandone una sensazione di coinvolgimento del tutto nuova. La differenza è sostanziale soprattutto all’interno di immagini panoramiche, dove la possibilità di osservare piccoli dettagli permette all’occhio di spaziare sul pannello alla ricerca di elementi che l’occhio è in grado di vedere, distinguere e capire. Trovarsi di fronte a una ripresa aerea di un campo di fiori, ad esempio, è come trovarsi realmente alla finestra, potendo osservare i singoli petali ondeggiare sotto il soffio del vento.
Aumenta il realismo dell’immagine, insomma: McLuhan avrebbe sottolineato il maggior numero di informazioni che l’Ultra HD è in grado di consegnare all’utente, cambiando in modo netto il tipo di coinvolgimento generato. Ma il maggior dettaglio genera anche un effetto ulteriore: quello della profondità. Sebbene il 3D sia una tecnologia differente, di fatto l’aumento ulteriore della definizione rende meno “piatta” l’immagine, generando una illusione di profondità che trasforma sempre di più la cornice del televisore nel confine di una finestra affacciata su un altro mondo.
Ultra HD: 4K e oltre
Per capire cosa sia la nuova tecnologia Ultra HD e cosa significhi acquistare un televisore UHD, occorre anzitutto comprendere le definizioni esatte e i termini entro cui vengono utilizzate. Per “Ultra HD”, infatti, si intende “Ultra High Definition“, nome ufficiale adottato dalle specifiche BT-2020 dell’ITU (International Telecommunication Union). Sebbene tale nomenclatura sia spesso considerata una sorta di sinonimo di “4K”, la realtà è però differente.
Sotto il cappello dell’UHD, infatti, vi sono sia il 4K che l’8K; mentre il primo prevede una definizione pari a 2.840×2.160 pixel, il secondo prevede ben 7.680×4.320 pixel. Di fatto l’approdo all’Ultra HD sarà approntato partendo dal 4K, che oggi è dunque lo standard de facto del mondo UHD. In futuro, però, l’abbattimento di alcuni colli di bottiglia potrà rendere economicamente accessibile anche l’orizzonte 8K alzando ulteriormente l’asticella della qualità e della definizione.
Contenuti a 4K
Contenuti e dispositivi vanno da sempre a braccetto, perché non c’è vendita di contenuto se non c’è contenitore in grado di accoglierlo. Per questo motivo, mentre le prime tv UHD iniziano ad arrivare sul mercato, si moltiplicano gli sforzi per iniziare a strutturare l’industria che dovrà produrre materiale da dare in pasto ai nuovi display.
Hollywood in questo caso arriverà più tardi: l’orizzonte 4K può infatti dare le migliori soddisfazioni soprattutto in ambito casalingo, dove i contenuti arrivano soprattutto sotto forma di film e telefilm. Non a caso “House of Cards”, nuova serie cult disponibile anche in Italia, è il primo vero prodotto disponibile in Ultra HD, in attesa della moltiplicazione di produzioni concorrenti che avverrà in futuro.
La produzione in serie dei contenuti opererà in sinergia con la vendita dei televisori: le due parti saranno di mutuo beneficio e, una volta instaurato il prevedibile ciclo virtuoso, l’esplosione sarà rapida e porterà nelle case un nuovo modo di guardare la tv.
fonte:Giacomo Dotta di WebNews