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Il Jailbreaking potrebbe tornare illegale, stando ad un nuovo movimento sorto negli Stati Uniti composto dalla Electronic Frontier Foundation (EEF) che sta raccogliendo una petizione, da presentare al governo degli USA, per chiedere che il jailbreaking su iPhone possa essere mantenuta una pratica lecita. L’opinione dei moltissimi possessori di un iPhone sbloccato è quella che, la dichiarazione avvenuta nel 2010 sempre ad opera del governo USA, avesse messo un punto fermo alla discussione, chiudendo per sempre la questione jailbreaking come legalmente percorribile. Evidentemente non è così e la EEF sta cercando di riunire le molteplici voci che si dipanano in questo campo per fare in modo che la pratica del jailbreaking possa rimanere legale.
Le motivazioni per le quali si stanno muovendo poteri forti per sostenere le ragioni di questa operazione sono anche (e soprattutto) economiche: la comunità sorta attorno al jailbreaking e allo sviluppo collaterale di software indipendente, infatti, è un inarrestabile e sempre crescente stimolo per l’innovazione tecnologica, la ricerca di nuove idee e nuove soluzioni che, in un modo o nell’altro, vengono sempre rielaborate dalle case software regolari con grande vantaggio.
E’ da precisare, naturalmente, che sbloccare un dispositivo Apple come iPad, iPhone e iPod Touch, o anche un Android, è legale e consentito solo se l’operazione non viene eseguita per infrangere il copyright, installando versioni non ufficiali di applicazioni, ma per l’uso di software sviluppato da terze parti, venduto o fornito dietro regolare licenza. La petizione verrà presentata il 10 Febbraio e da lì si dovranno poi aspettare i tempi di risposta per saperne di più.
